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"La Ribhu Gita è un testo che segue il pensiero filosofico Vedico non-duale. È mia convinzione che la Ribhu Gita sia la quintessenza di tutto l'Advaita Vedanta, diremmo la "Bibbia" della non-dualità...". L'essere umano nasce - da sempre - con una domanda inevitabile: "Chi sono io?", spesso seguita con concatenazione, logica, da altre tre domande: "Da dove vengo?", "Qual è lo scopo della mia vita?", "Dove andrò dopo la morte?"; e da queste domande ne seguiranno molte altre, per tutta la vita. La mancata risposta a queste domande genera un senso di profondo scontento, che si cerca poi di colmare forzando concettualmente una risposta "formale". Le persone tendono a darsi un nome, una carica (medico, avvocato, direttore, ecc.), uno scopo (lavorare, farsi una famiglia, costruirsi una casa, ecc.), spesso dimenticando che la vita ha anche una fine, relativamente breve. Così facendo tutti noi pensiamo di aver colmato le risposte a queste domande, ma in realtà continueremo a sentirci non appagati, e questa latente sensazione di mancanza e incompletezza ci spingerà a non accontentarci mai di ciò che abbiamo ottenuto, e continueremo a cercare qualcosa che ci faccia sentire appagati. Questo circolo vizioso non si spezzerà mai, a meno che... non scopriremo veramente "chi siamo". Tutte le culture più antiche - in particolar modo quella dell'India - hanno compreso, sperimentato e dimostrato che solo con la piena conoscenza di se stessi è possibile avere le risposte a queste domande esistenziali, ed ottenere la percezione del pieno appagamento.